Artribune: Magazzino. Aprirà nel 2017 il museo dell’Arte Povera della collezione Olnick Spanu a Cold Spring, a nord di New York
September 18, 2018

“Non conosco personalmente la collezione, sono stato più volte invitato a Cold Spring, ma non ci sono mai andato. Conosco Spanu da molti anni, e capitava che alcuni degli artisti diretti lì passassero da me a New York, e se ne parlava. Non ho quindi elementi per commentare la notizia di un nuovo spazio espositivo: so che la collezione è ricca di opere site-specific, che dovranno contestualizzare…” Quando si interpella Germano Celant per una questione, capita spesso che l’argomento sia l’Arte Povera: e anche questa volta si tratta di ciò. Si parla dei collezionisti Nancy Olnick e Giorgio Spanu, che in quel di Cold Spring, città della valle dell’Hudson nell’Upstate di New York, hanno negli anni accumulato una collezione di 400 pezzi di arte italiana del dopoguerra, specializzata appunto nell’Arte Povera. Molte opere acquistate da Margherita Stein, collezionista torinese scomparsa nel 2003, altre nelle aste internazionali. Spanu, italiano, è un ex dirigente marketing e software; Olnick, che è di Manhattan, è la figlia di un noto immobiliarista. Campo questo, in cui i coniugi operano tutt’ora.