Artribune: Maria Lai in mostra a New York. Ci racconta tutto la curatrice Paola Mura

November 21, 2024

Maria Lai, "Voce di infinite letture," 1992. Cotton thread, ink, canvas. 9 7/8 x 10 1/4 x 2 in. (25 x 16 x 5 cm). Magazzino Italian Art Foundation, Photo by Marco Anelli. ©2024 Artists Rights Society (ARS), New York/SIAE, Rome
Maria Lai, "Voce di infinite letture," 1992. Cotton thread, ink, canvas. 9 7/8 x 10 1/4 x 2 in. (25 x 16 x 5 cm). Magazzino Italian Art Foundation, Photo by Marco Anelli. ©2024 Artists Rights Society (ARS), New York/SIAE, Rome.

100 opere di Maria Lai, tra cui alcuni inediti, costituiscono la prima retrospettiva dell’artista negli USA. Un articolato percorso che va dagli Anni Cinquanta fino agli anni Duemila. Ce lo siamo fatti raccontare dalla neo-direttrice artistica di Magazzino Italian Art, nonché curatrice della mostra Paola Mura.

Ripercorre la lunga produzione dell’artista sarda Maria Lai (Ulassai, 1919 – Cardedu, 2013), la mostra A Journey to America. Dalla figurazione dei primi Anni Cinquanta all’evoluzione stilistica verso l’arte astratta con il trasferimento a Roma nel 1956: qui si dedica all’esplorazione di diversi materiali, allontanandosi da disegno e pittura che ne hanno caratterizzato gli esordi. Nel 1968 si reca negli States, dove esplora la cultura visiva dei nativi americani, e nel 1971 espone a Roma i celebri Telai. A questi seguiranno le tele cucite e assemblate e i libri cuciti. È del 1981 una delle opere più significative, il progetto d’arte relazionale Legarsi alla Montagna. Paola Mura, nominata direttrice artistica di Magazzino Italian Art lo scorso settembre e curatrice, ci racconta la mostra in una lunga intervista.

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