Elle: Le architetture brutaliste più affascinanti al mondo
February 8, 2025

Stati Uniti, una casa per l’Italia
A Cold Spring, nello Stato di New York, l’arte italiana contemporanea ha una casa. Anzi, due. Si chiama Magazzino Italian Art, è stata fondata dai filantropi Nancy Olnick e Giorgio Spanu, e si sdoppia nel Magazzino vero e proprio, con sala per mostre, centro di ricerca e biblioteca, più il Robert Olnick Pavilion. Dove i visitatori vengono accolti da un’opera di Michelangelo Pistoletto dedicata ai genitori di Nancy - Robert e Sylvia, anche loro collezionisti d’arte - e che ospita una sala polifunzionale, un negozio e il Café Silvia: in menu, piatti dello chef milanese Luca Galli. Entrambi gli edifici portano la firma dell’architetto spagnolo Miguel Quismondo, nel Pavilion affiancato da Alberto Campo Baeza, per un brutalismo declinato in una forma che ha dell’etereo.