Flash Art: Pratiche di autorappresentazione nella fotografia italiana contemporanea
January 23, 2023

Cristian Chironi, Daniela Comani, Alessandra Spranzi, Paolo Ventura di Luca Panaro.
L'artista, con gli strumenti di cui dispone con il proprio corpo, un tavolo, qualche oggetto quotidiano, un'automobile o la propria famiglia, può creare immagini che parlano un linguaggio universale. In questa logica, le opere sono la rappresentazione di un racconto ampio dove l'autore si presenta come un personaggio altro da sé, pur attingendo a elementi in qualche modo autobiografici. Nel lavoro di Alessandra Spranzi, per esempio, notiamo come l'artista sia affascinata dall'energia trattenuta dalle cose che stanno intorno a lei e dalla sua capacità di poterle sollecitare e svelare, spostando se stessa e gli oggetti che la circondano dal loro contesto d'origine e, cosi facendo, straniandoli. La fotografia rappresenta per lei il mezzo per captare quello che sfugge nella realtà, qualcosa d'invisibile che è reso visibile grazie all'immagine. Nelle sue fotografie, le persone e gli oggetti perdono la funzione abituale per raggiungere un nuovo stato: si distaccano così dalla realtà e diventano magici. Nel video Et voilà (2000), il semplice atto di mangiare è ripetuto dalla stessa Spranzi e, come una gag da piccolo Mago, questa azione sottolinea la potenza rituale della sparizione che si compie mangiando: niente più pomodori, né mandorle, né formaggio.